Casa Linda

Casa Linda

Casa Linda

Il primo progetto importante sia come impegno finanziario che operativo, è stato il progetto Casa Linda.
Questo progetto iniziò nel 2008 in seguito a un tragico incidente stradale avvenuto in Sardegna che vide coinvolta Linda Pilia, una giovane mamma amica di don Gabriele, morta ancora giovanissima, lasciando un bambino di pochi mesi. In occasione dei suoi funerali don Gabriele, missionario da pochissimo tempo, fece la promessa alla famiglia di realizzare un progetto a favore dei bambini poveri e carenti della regione di Viana.
L’occasione si presentò con un gruppo di benefattrici e benefattori sardi che faceva capo alla grande figura dell’educatrice di Maria Leo. Queste persone avevano finanziato, costruito e sostenuto per diversi anni una struttura educativa per bambini nella cittadina di Viana chiamata Casa Maria Leo.
La casa era ormai in stato di decadimento e con i sostenitori troppo anziani per poter continuare a sostenere l’opera, per questo decisero di dare la casa a don Gabriele in concessione gratuita per 8 anni. Don Gabriele, viste le condizioni e le possibilità, decise di accettare la concessione e affidò subito la progettazione e la direzione della ristrutturazione al volontario ing. Pietro Casu.
Grazie al sostegno dei tanti benefattori che ruotavano attorno dell’associazione ADMISS la casa fu ristrutturata e venne aperto il centro diurno educativo per minori chiamato appunto Casa Linda.

Il nome Linda

Il nome Linda fu scelto sia in memoria di Linda Pilia, amica di don Gabriele, sia di Linda Spiga, cugina di don Giuseppe Spiga, altro sacerdote fidei donum della stessa diocesi di Cagliari arrivato a Viana nel 2009, entrambe venute a mancare tragicamente. Inoltre in portoghese il termine linda significa “bella”, quindi da due tragedie è nata un’opera bella a sostegno dei bambini di Viana.

Venne così costituita in loco l’associazione Associação Casa Linda che in collaborazione con ADMISS rimase attiva sino al 2015.
Lo scopo principale del progetto Casa Linda fu quello di venire incontro ai bambini e ragazzi provenienti dalle situazioni di carenza, senza escludere comunque i bambini e ragazzi che provenivano da famiglie benestanti, con l’intento, oltre il resto, di favorire l’integrazione tra classi sociali differenti.

La casa era realizzata su due spaziosi piani e un ampio cortile.
Una delegazione di volontari ADMISS, tra cui Pietro Toro, marito di Linda Pilia, la ragazza deceduta in Sardegna, andò a Viana per un campo lavoro e, in collaborazione con gli abitanti del posto, trasformò il cortile in un campetto da calcio a regola d’arte, per la gioia dei bambini ospiti della casa.

Attività svolte a Casa Linda

• il doposcuola che permetteva a molti bambini in difficoltà, di recuperare i programmi scolastici;
• la scuola di musica che ha promosso corsi di tastiera, di batteria, di chitarra e di canto corale. L’associazione provvedeva all’acquisto degli strumenti musicali e al pagamento dei maestri locali per l’insegnamento della musica;
• le attività manuali, soprattutto pittura su tessuto e su tela;
attività motorie tra le quali le danze folkloristiche e in modo particolare la danza capoeira;
• la produzione di bambole di pezza realizzate da bambini e ragazzi, che per diversi anni è servita anche come attività di autofinanziamento della casa;
Bellesa afro, piccola attività di acconciatura estetica dei capelli;
• visita di Babbo Natale, ogni anno venivano acquistati centinaia di giocattoli e distribuiti ai bambini;
• Grazie alla collaborazione della pastorale giovanile della diocesi di Cagliari che nel 2013 fece una visita a Viana, assieme all’arcivescovo Mons. Miglio, vennero reperiti i fondi per realizzare una piccola ludoteca che permise ai bambini e ragazzi di Casa Linda di avere uno spazio per giocare e anche uno spazio di lettura.

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