IKORONGO

Il 14 novembre 2022 con un gruppo di volontari dell’Associazione ADMISS ODV ONG, in Missione umanitaria in Tanzania, ci siamo recati presso il Villaggio di Ikorongo, nel mezzo della savana, nel territorio di Pawaga. Il villaggio è abitato dai Masai.

L’accoglienza è stata meravigliosa, complice il fatto che ad accompagnarci c’era don Carlo Rotondo, missionario fidei donum della Diocesi di Cagliari in quel territorio, grazie al quale poco tempo prima è stato ripristinato il pozzo artesiano che da acqua potabile al villaggio.

Esperienza indimenticabile stare seduti in cerchio insieme ai Masai!

Il loro capo villaggio ci ha fatto notare che ad Ikorongo non c’è la scuola, e i loro bambini per poter andare ad istruirsi sono costretti ad attraversare la savana per una quindicina di chilometri circa, rischiando la vita a causa delle aggressioni degli animali selvatici, in particolare gli elefanti. Nei video che abbiamo realizzato si può sentire direttamente da loro le difficoltà reali. I Masai ci hanno confidato con grande entusiasmo che un loro ragazzo è riuscito a concludere i cicli primario e secondario della scuola e iscriversi all’Università. Solo uno di loro ci è riuscito!

La loro richiesta di aiuto è quella di costruire almeno quattro aule per i primi quattro anni della primary school. In realtà ne servirebbero sette, una per ogni anno scolastico, ma almeno per iniziare, si accontenterebbero di quattro aule.

Rientrati in Italia, nelle nostre menti hanno riecheggiato le loro frasi: “non vogliamo che i nostri figli crescano come i selvaggi” e “se i bambini attraversano la savana rischiano la vita…”.

Ci siamo fatti coinvolgere e abbiamo subito iniziato a lavorare su questo progetto.

Abbiamo visto con i nostri occhi e udito con le nostre orecchie: siamo testimoni e ora promotori!

Il progetto

Il progetto consiste nel realizzare un fabbricato di almeno quattro aule e due stanze per la gli insegnanti.

A Ikorongo ci sono circa 300 bambini di cui solo poco più di un centinaio riescono ad andare a scuola, con tutti i rischi che abbiamo già elencato.

Il governo invia gli insegnanti solo se c’è la struttura muraria ma, particolare molto interessante, è disposto a contribuire qualora si iniziasse a lavorare per la costruzione della scuola.

Come verrà realizzato il fabbricato

La costruzione è molto semplice ed essenziale: costruzione di un modulo di 2 aule con al centro una segreteria. Le mura verranno costruite con mattoni preparati e cotti da loro stessi, eretti su una piattaforma basamento in cemento sollevato da terra, con rampa per l’accesso dei disabili e gradinata. Sulle mura verranno realizzate le brecce per l’allocazione di finestre e porte coi relativi infissi. Il tetto sarà in lamiera ondulata e verrà posato su una struttura in legno. Attualmente ad Ikorongo non è arrivata ancora l’energia elettrica ma, sperando in un futuro migliore, si può realizzare anche l’impianto elettrico, così come un collegamento con l’impianto idrico attualmente ripristinato, per i servizi igienici minimi che sono in genere realizzati all’esterno, non facenti parte del fabbricato. I servizi sono differenziati tra maschi e femmine, alunni e insegnanti.

I costi per la realizzazione

Trasporti. Il problema principale è di natura logistica, ovvero il trasporto delle materie prime. Pawaga, il villaggio principale, si trova molto lontano da Iringa, città capoluogo, e i mezzi di trasporto sono praticamente assenti, fatta eccezione per un bus che qualche giorno a settimana collega le due località. Gran parte delle strade non sono asfaltate, non vi è alcuna manutenzione, e sono in condizioni pessime. La situazione peggiora notevolmente nel tratto di “strada” che unisce Pawaga a Ikorongo, a tal punto da richiedere un mezzo fuori strada più adatto. Noi abbiamo potuto raggiungere Ikorongo attraverso un pulmino, ma il veicolo ha sofferto l’impervietà della strada.

Il preventivo allegato descrive le spese per la realizzazione di un edificio composto da piattaforma, due aule e un vano adibito a segreteria al centro dei due ambienti. Chiaramente, considerato che i mattoni vengono preparati dalle maestranze locali, questa spesa sarebbe da decurtare o quantomeno da ridurre, tenuto conto altresì della disponibilità di sabbia esistente nel territorio circostante.